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Innamorati dell’estate


Complici il tempo libero e la spensieratezza, la voglia di mettersi in gioco e la lontananza dalla propria quotidianità, in vacanza è più facile conoscersi. Ogni incontro nasce sotto la stella dell’eccezionalità, sembra straordinario e può davvero diventarlo se a volerlo si è in due. Perché tra un flirt e l’impegno dell’amore maturo non esiste la distanza geografica ma solo quella emotiva

Stefania Puglisi

• Psicologo-psicoterapeuta e Mediatore Familiare, Genova

Il fidanzamento è il periodo nel quale due persone si scoprono reciprocamente. Questa fase della relazione si vive intensamente per amarsi e rispettarsi: è come iniziare un viaggio di scoperta e di incontro reciproco. Maggiore è la conoscenza, minore sarà il rischio di rotture premature. L’innamoramento È una fase delicata in cui i partner sentono di appartenersi: ogni pensiero e tutte le azioni sono orientate all’altro come in una sorta di osmosi. Il più delle volte il rapporto nasce da un’attrazione fisica molto forte, destinata inevitabilmente col tempo a scemare. Oggi molti adulti - non solo i giovanissimi - fondano le relazioni su basi non solide, su un fragile sentimentalismo, che è la ragione anche di numerosi fidanzamenti e matrimoni. Opportunismi, inganni, la mancata trasparenza e l’assenza di condivisione di obiettivi comuni finiscono comunque prima o poi per emergere, mettendo a dura prova unioni già fragili in partenza e portando, non poche volte, alla rottura. Quando ci si fidanza e a maggior ragione si decide di convolare a nozze bisogna essere motivati a costruire un rapporto su basi autentiche e solide e non sulla sabbia di fatui sentimentalismi: da qui la necessità di conoscersi e di conoscere bene l’altro. La conoscenza di sé è essenziale per distinguere una relazione basata su sentimenti autentici da una all’insegna dell’egoismo. Un’antica virtù come quella della temperanza è allora utile per essere padroni di se stessi e capaci di ricondurre a ordine la tempesta di emozioni e passioni da cui capita di essere scossi. La vera conoscenza degli altri si ottiene unicamente con la frequentazione. Lo stesso deve accadere nel fidanzamento, che dovrebbe essere il tempo e lo spazio opportuno dove condividere la propria visione della vita e del futuro con l’altro. Svelare le proprie convinzioni, i sogni e i progetti, condividere la stessa idea di amore liberamente, dichiarare i valori familiari e pensare, insieme, all’opportunità di fondare una nuova famiglia su quegli stessi valori sono argomenti importanti che dovrebbero essere sempre affrontati dalla coppia prima di parlare di un eventuale matrimonio. Ma d’estate è tutto diverso.... L’effetto estate sulle relazioni Complici la luna, i falò e le stelle di San Lorenzo la magia prende il sopravvento. Il concetto di fidanzamento lascia spazio alla conoscenza casuale, spontanea ed immediata basata sulla fisicità, sull’attrazione, la passione o la simpatia della compagnia e la freschezza delle esperienze. Il cuore è agitato perché si scopre di apparire interessanti, di essere cercati con gli sguardi e di essere corrisposti. Le emozioni sono intense, veloci, tutto sembra eccezionale, lontano anni luce dal grigiore della routine invernale. L’estate è relativamente lunga, ma le ferie limitate impongono di affrettare i tempi e si finisce per iniziare a frequentarsi in un contesto ludico, spensierato e di riposo in modo intenso. Complice il clima e la giornata interamente a disposizione, si vive appieno sia di giorno che di notte e le occasioni sono più numerose. Così si può avere l’impressione di conoscersi da sempre, di essersi trovati e così via nell’arco di poche ore o di giorni contati in partenza. Quando l’amore supera la vacanza? Se si è sinceri e non si costruisce una falsa identità mostrandosi all’altro per quello che si è, senza maschere e sotterfugi, si vuole puntare a una relazione seria e sincera. Forse l’altro è una persona alla quale si comprende di tenere veramente e ci si vuole mettere in gioco. Quindi con il proprio “innamorato estivo” ci si mostrerà in coppia come due fidanzati, e si vorrà continuare la relazione anche finita la vacanza. Certo ci saranno da mettere in conto difficoltà probabilmente logistiche, per la distanza tra i due innamorati, ma si troveranno soluzioni creative insieme. Altrimenti ci si saluterà con false promesse o già con l’amarezza della fine di un rapporto comunque con le ore contate fin dall’esordio. Ma non sempre l’estate segna la superficialità dei rapporti: possono nascere relazioni importanti e durature che conducono anche al matrimonio! In realtà è una differenza che costruiamo noi sulla base del pregiudizio che d’estate ci sia solo voglia di esperienze sessuali, libere e di gioco, spesso basate sulla finzione e sul divertimento. In realtà tutto dipende da chi siamo e da cosa vogliamo. Se nel nostro spazio di vita e nel nostro cuore è arrivato il momento di cambiare e di far entrare l’amore, questo sarà protagonista delle nostre giornate. Se non siamo ancora pronti per investire in una relazione seria allora si impiegherà l’estate per mettersi alla prova, per ricevere conferme o per provare a se stessi che si è in grado di conquistare, che si esprime fascino e interesse. Perché d’estate Le giornate più lunghe, la distanza dalla propria quotidianità e la voglia di sperimentarsi fanno la differenza. In vacanza si è particolarmente predisposti ai nuovi incontri. Ci sono meno tensioni, maggiore desiderio di vivere pienamente ogni momento, più intensità e libertà, soprattutto dalle proprie abitudini. Sarà amore? È la domanda che all’inizio di qualsiasi relazione ci si pone, ancor più quando si muovono i primi passi su un terreno incerto e facile ai miraggi come quello estivo. A fare la differenza è il desiderio di essere sinceri con l’altro e la disponibilità emotiva a costruire una relazione che superi i giorni delle vacanze. Foto © Depositphotos.com

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