Fondo o discesa? Dagli sciatori provetti ai bambini impegnati per la prima volta sulle piste fino agli amanti delle ciaspole, dello slittino o, semplicemente, del riposo in alta quota, la parola d’ordine per tutti è prudenza, per evitare traumi e infortuni. La preparazione atletica, la protezione dal sole, il bon ton tra sciatori per una vacanza sicura e serena
C’è chi controlla le webcam settimane prima della partenza. E chi, invece, prenota all’ultimo. Esperti o semplici appassionati, poco importa: sulla neve c’è spazio per tutti, meglio se in compagnia di senso pratico e prudenza.
L’importanza dell’allenamento
Ogni anno, secondo il Sistema Nazionale di Sorveglianza sugli Incidenti in Montagna, si registrano oltre 30 mila incidenti sulle piste: 1700 costringono a un ricovero in ospedale. Nella maggior parte dei casi (55,4%) si tratta di uomini: nel 50% dei casi sotto i 30 anni e nei due terzi entro i 40. A causarli, soprattutto, è la perdita di controllo: solo il 10% è, infatti, dovuto a scontri con altri sciatori e il 65% avviene con una buona visibilità. Da qui la necessità di curare la preparazione fisica prima della partenza per evitare di arrivare sulle piste dopo mesi trascorsi tra macchina e scrivania e sottoporre l’organismo a sforzi irragionevoli, con l’aggravante del freddo. Sì, allora, alla ginnastica presciistica, possibilmente condotta con un preparatore atletico con regolarità nei mesi precedenti la partenza. E, ancora, sì alla prudenza: non esageriamo, soprattutto i primi giorni, e impariamo a fermarci quando il corpo lo chiede. Stanchezza, dolori muscolari, sensazione di freddo o di fame sono i segnali che indicano la necessità di fermarsi e riposare al caldo.
Sci o snowboard?
«Gli infortuni più frequenti - spiega Francesco Falez, presidente della SIOT, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia - riguardano gli arti inferiori soprattutto distorsioni del ginocchio, con associate lesioni legamentose che rappresentano uno dei traumi più frequenti conseguenti all’attività sciistica». Lo sci sollecita particolarmente le articolazioni degli arti inferiori, mentre per chi pratica snowboard a essere più a rischio sono spalla, mano e polsi. «Questi traumi possono essere di gravità crescente, tali da ricorrere all’intervento dell’ortopedico e spesso ad un intervento chirurgico».
I consigli degli esperti
Gli ortopedici italiani hanno stilato un vademecum per proteggersi dai rischi sulla neve. Il primo punto è dedicato alla buona preparazione fisica, indispensabile per ridurre i rischi di infortunio. Segue l’attenzione ai campanelli di allarme, da risolvere prima della partenza: mai sottovalutare dolori e fastidi. Quindi i consigli sulle piste: fare esercizi di riscaldamento prima delle discese e portare sempre con sé prudenza, buon senso e responsabilità, indispensabili per fermarsi quando si è stanchi ed evitare di esagerare. Valutare attentamente le condizioni metereologiche, visibilità e caratteristiche della neve e prestare attenzione alla velocità. Non ultimi, rispettare le più comuni regole degli impianti sciistici (dalla segnaletica ai sorpassi, evitando di mettere in pericolo se stessi e gli altri) e delle proprie possibilità. Evitare di appesantirsi con pranzi e colazioni eccessive curando l’alimentazione con una colazione equilibrata e un pasto leggero. È importante procedere sempre in compagnia e utilizzare il casco di protezione: non è solo per bambini, ed è lo strumento più efficace per ridurre il rischio di trauma cranico.
I bambini
Aspettiamo i 4-5 anni per metterli sugli sci, gli 8 per lo snowboard e i 10-12 per il fondo. Sì alla scuola di sci, dove i bambini possono imparare divertendosi insieme ai coetanei. Meglio non improvvisarsi maestri, anche se amiamo da sempre la montagna e ci sentiamo sicuri. I maestri sono più preparati non solo dal punto di vista pratico, ma sanno adeguarsi all’età del bambino e insegnare tecniche atte a ridurre il rischio di cadute traumatiche. Abbigliamento adeguato, casco di protezione, occhiali, crema solare, una buona alimentazione e reidratazione sono indispensabili per i piccoli come per gli adulti. Lo stesso vale per la ginnastica presciistica prima della partenza e lo stretching la mattina. Ultimi consigli: non esageriamo con la permanenza sulle piste e non forziamo il bambino.
INFORTUNI
Ogni anno in Italia si registrano oltre 30 mila incidenti sulle piste: distorsioni (32,6%), contusioni (26%), fratture (14%), ferite (9%) e lussazioni (8%). La maggior parte degli incidenti è causata dalla perdita di controllo..
SULLE PISTE
Preparati fisicamente, consapevoli delle proprie possibilità, limiti compresi, in compagnia di amici e buon senso. Irrinunciabili la colazione, un buon riscaldamento, il rispetto delle regole e il casco di protezione.
SOLE Non dimentichiamo di proteggere gli occhi con lenti adeguate, di portare con noi uno stick per le labbra e, naturalmente, di spalmare più volte al giorno una crema con un SPF +50 per evitare arrossamenti e scottature.
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