Il re dell’inverno è ricco di sali minerali, vitamine e antiossidanti e ci attende per cena in una superba zuppa Le sue doti sono note fin dai tempi più antichi, quando era impiegato per medicare colpi e infiammazioni osteoarticolari tramite applicazioni locali. Oggi se ne esaltano le foglie scure, fonte straordinaria di sostanze antiossidanti, di sali minerali e vitamine, in particolare della C, alleata indispensabile per affrontare i rigori dell’inverno, e si celebrano le sue doti depurative. Tutte queste caratteristiche rendono il cavolo nero protagonista dell’inverno. C’è chi lo porta in tavola con la classica “ribollita” toscana, ma i più preferiscono aggiungerne solo un paio di foglie alle minestre, magari dopo averlo lessato e centrifugato. Un’opzione, quest’ultima, che potrebbe stupire persino i più diffidenti ed essere di giovamento in caso di difficoltà digestive. Ottimo anche a crudo, in insalata, affettato sottilissimo e ben condito, se amato non viene abbandonato. Ma scopriamo come preparare una rapida e gustosa zuppa da portare in tavola questa sera. In dispensa • Un cavolo nero • Una piccola cipolla, meglio se rossa • Uno spicchio di aglio • Pomodorini se graditi • Alcune fette di pane a pasta dura • 1 l di Brodo vegetale • Olio extravergine di oliva • Sale e pepe q.b. • Foglie di salvia fresca Preparazione Mettere sul fuoco il brodo vegetale preparato con le verdure disponibili in casa: patate, zucchini, carote o zucca e sedano andranno benissimo. Nel frattempo sciacquate e lavate bene il cavolo nero avendo cura di eliminare dalle foglie la nervatura centrale. Predisporre quindi la base per la zuppa rosolando la cipolla con l’aglio e le foglie di salvia in olio extravergine di oliva. Dopo un paio di minuti aggiungere le foglie di cavolo e lasciare insaporire brevemente. Coprire con il brodo vegetale e portare a ebollizione. Dopo 45 minuti verificare lo stato della zuppa, che sarà pronta solo quando le foglie saranno sufficientemente morbide: potrebbe essere necessario attendere anche un’ora, un’ora e un quarto. La fretta è nemica in cucina. Una volta pronta la zuppa, tostare il pane in padella o in forno e metterlo nei piatti. A piacere guarnire con un pomodorino e una foglia di salvia. Una spruzzata di olio evo a crudo e la nostra zuppa è pronta per essere servita.
E per chi ha voglia di pesto… Dimenticate basilico e pinoli. Il cavolo nero è quasi capace di farci scordare il classico pesto genovese. Provare per credere! Lavate almeno 100 g di foglie tenere, levando con cura la costa centrale. Una volta lessate, inseritele nel frullatore insieme a un mix di frutta secca (mandorle o pinoli, 30 gr. circa) a un paio di cucchiai di acqua di cottura del cavolo, ad altrettanti di olio extravergine di oliva e, se gradito, a uno spicchio d’aglio privato dell’anima. Aggiungete un pizzico di sale e tritate, impiegando se necessario altra acqua o olio. Otterrete un pesto cremoso e stuzzicante con cui condire una pasta diversa, da arricchire con parmigiano o pecorino.
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