
In giro per il mondo: itinerari d'inverno
Una città di confine elegante e piena di storia: crocevia di popoli e intreccio di culture, stili e sapori. Benvenuti a Trieste. Un’eleganza evidente che traspare nei suoi palazzi che parlano con il linguaggio neoclassico, liberty, eclettico e barocco e che convivono armoniosamente con vestigia romane, edifici del Settecento e di stampo asburgico.
Tornata ad essere italiana con il suo entroterra solo nel 1954, questa città di mare, che deve la sua fortuna al nome della nobile casata d’Asburgo, racconta di tesori inestimabili che ritroviamo nella ricchezza delle sue strade, librerie, caffè storici e bellezze architettoniche. D’obbligo girarla tutta per godere anche di uno splendido tramonto sul mare accompagnato, e perché no, del freddo della Bora che soffia forte.
Un viaggio che parte inevitabilmente da piazza dell’Unità d’Italia e da Molo Audace per poi risalire sul colle di San Giusto su cui si ergono il Castello, il Duomo e il Monumento ai Caduti. Quando si parla di Trieste non si può non pensare al Castello di Miramare, al monumentale Faro della Vittoria, all’originale Museo della Bora, e a pochi chilometri dalla città, scoprire il Castello di Duino e il sentiero Rilke, la Grotta del Gigante, la caverna turistica più grande al mondo e per non dimenticare la Risiera di San Sabba uno dei quattro campi di concentramento a essere stati dotati di forni crematori.
Trieste vuol dire anche “caffè storici”. Consolidato era il legame tra la città, caffè storici e letterati che nel corso degli anni hanno trovato “rifugio” per realizzare lì le loro opere più importanti da James Joyce, a Umberto Saba passando per Italo Svevo, Stendhal ed Hemingway.
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