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SINDROME DI NATALE


Stanchezza, senso diffuso di malessere, nervosismo, insonnia e disturbi psicosomatici sono alcune delle sgradevoli sensazioni accusate durante e dopo il periodo natalizio. Per molti le festività rappresentano una vera e propria fonte di stress. E’ la sindrome del Natale. A soffrirne giovani e adulti


La corsa agli ultimi regali, lo stress da shopping e l’ansia da pranzi e cenoni in famiglia.

Il Natale è anche questo. Una festa che a quanto pare non piace a tutti. In tanti confessano che il 25 dicembre lo cancellerebbero dal calendario insieme al Capodanno perché immersi in un clima di falsità e ipocrisia, aspettative di felicità e di buoni sentimenti non corrispondenti alla realtà. Sensazioni di malinconia, solitudine e inadeguatezza portano a desiderare che la normalità torni il prima possibile. Ma non osano dirlo per non sentirsi giudicati cattivi, cinici, asociali e guastafeste.



È LA SINDROME DEL NATALE


Gli psicologi confermano: “con l’avvicinarsi del Natale si può essere vittime della “sindrome da stress natalizio”. Aumentano le sintomatologie ansiose, depressive e psicosomatiche e, più genericamente, aumenta il nervosismo quotidiano. E’ sufficiente girare per le strade nei momenti di maggior concentrazione di individui occupati nello shopping prenatalizio -aggiungono gli psicologi- per vedere tante persone più stressate. Una situazione dunque più comune di quanto sembri”.



UN PROBLEMA DIMOSTRATO


Si tratta di una sindrome stagionale accertata dall’Eurodap (Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico), un’associazione che ha come scopo quello di promuovere la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul Disturbo da Attacchi di Panico (DAP). Tra sondaggi e interviste sono emersi numeri importanti: in Italia il 70% delle persone vive il periodo natalizio con troppa ansia. Ansia che può causare attacchi di panico e stati di stress, oltre a malinconia e tristezza. Dati confermati anche da un recente sondaggio commissionato dall’American Psychological Association, secondo cui durante le vacanze è molto più probabile che lo stress aumenti invece che diminuire.



LE IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE


Il Natale è un momento molto atteso, preceduto da grandi preparativi e vissuto in un clima di sentimenti positivi. Le persone che si trovano invece a vivere l’attesa e le festività con pesantezza e stress, o con sentimenti depressivi e ansiosi, possono sentirsi fuori luogo rispetto al clima di generale eccitazione e contentezza. Per molti, infatti, questo periodo può essere accompagnato da sentimenti di tristezza, malinconia, ansia e stress. A cui si aggiunge la frustrazione di non “sentirsi gioiosi” come “dovremmo”.



CAUSE E CONSEGUENZE


Una festa quella del Natale nata per celebrare la nascita di Cristo e trasformata invece in una corale corsa al regalo. I doveri religiosi sono stati di fatto sostituiti da doveri più prosaici. Essere, sentirsi e mostrarsi felici e festanti a tutti i costi. Il dovere di comprare regali sufficientemente belli e adeguati per amici, colleghi e cari. Ma anche il dovere di organizzare o partecipare a pranzi di famiglia, cenoni, rimpatriate, aperitivi e tombolate. Pressioni, costruite socialmente ma anche autoimposte, a cui si aggiunge il fatto che l’Avvento corrisponde al periodo dell’anno in cui le giornate si accorciano per raggiungere il numero minimo di ore di luce.



PREOCCUPAZIONI ALLA BASE DELLO STRESS


È facile dunque caderne vittime e sentirsi sopraffatti dall’accumulo di obblighi. Obblighi che si aggiungono agli impegni quotidiani con conseguenze sul tono dell’umore, difficoltà di concentrazione e senso di inadeguatezza. Le preoccupazioni in testa alla classifica sono sicuramente la mancanza di tempo e denaro, i regali e l’organizzazione di pranzi e cene. Senza dimenticare lo stress da rientro per chi viaggia.



SENTIRSI ESCLUSI


“C’è inoltre l’altra faccia dello stress -osservano gli psicologi-. Ovvero quella delle persone che non hanno tutti questi preparativi da fare, tutti questi regali da pianificare. Di chi è solo e vede gli altri indaffarati. Il Natale diventa così uno dei momenti dell’anno di maggiore esclusione”.



STELLA COMETA: fu Giotto a disegnarla per primo


La stella cometa con la coda così come appare in tutti i presepi la si deve a Giotto. Nel 1299 il pittore disegnò per primo la cometa con una luce così sfavillante da creare appunto la ormai iconica coda, discostandosi dall’iconografia tradizionale della stella stilizzata costituita da molte punte.



L’ALBERO DI NATALE PUO’ CAUSARE ALLERGIE. È LA SCIENZA CHE LO DICE


A dicembre, non dobbiamo diffidare soltanto dall’influenza. C’è un’altra malattia in agguato. E’ la “Christmas Tree Syndrome”, o semplicemente “Sindrome da albero di Natale”. Una malattia stagionale, causata proprio dall’albero di Natale. In alcuni casi anche dalle ghiandole. Un problema di salute che innesca reazioni allergiche come starnuti, prurito al naso, asma, tosse e dolori al petto. Gli stessi sintomi delle riniti allergiche o febbri da fieno. Un team di scienziati provenienti dalla “Upstate Medical University” ha analizzato 28 alberi di Natale diversi, aghi e corteccia e ha scoperto che possono ospitare fino a 53 tipi di muffe.  Anche il polline di altri alberi viene depositato nella corteccia. E con gli alberi di Natale artificiali le cose non vanno meglio per la quantità di polvere che raccolgono. Polvere in grado di innescare le stesse reazioni allergiche.


 

Foto © Depositphotos

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