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MOVEMBER: il movimento


Sensibilizzare la popolazione mondiale su tematiche relative alla salute dell’uomo, quali il tumore alla prostata, tumore ai testicoli, depressione maschile e inattività fisica. E’ l’obiettivo del movimento Movember



di Stefania Antonetti



A novembre è d’obbligo lasciarsi cresce i baffi all’interno del movimento Movember. Il messaggio è chiaro: richiamare l’attenzione sulla salute maschile quale segno di incoraggiamento a prendersi cura consapevolmente della propria salute. La strategia è unica: “andare dove gli uomini hanno più bisogno”. Una strategia che diventa slogan attraverso la quale agire organizzando campagne di raccolta fondi per supportare le differenti istituzioni nel mondo, che si occupano di combattere tali patologie. Il movimento, che prende il nome dall’unione dei termini “Moustache” (baffi) e “November”, nasce in Australia 17 anni fa e coinvolge oggi oltre 5 milioni di persone che, durante il mese di novembre, si lasciano crescere i baffi. Così dalla lontana Australia il movimento approda anche in Italia riscuotendo consensi. Insieme a livello globale nel campo della salute mentale e nella prevenzione dei suicidi, del cancro alla prostata e del cancro ai testicoli. Si scopre che nel 2003, Travis Garone e Luke Slatery si incontrarono per una birra tra amici a Melbourne e si resero conto che “i baffi” erano scomparsi da tutti i trend di moda. I due amici capirono che era possibile farli tornare in voga e che 30 ragazzi erano già disposti ad accettare la sfida. Travis e Luke approfondirono le principali patologie che colpiscono la popolazione maschile decidendo di appoggiare la causa relativa al tumore della prostata. Con il passare degli anni, i due giovani australiani raccolsero sempre più consensi e nel 2006 fondarono la “Movember Foundation”. Da lì, Luke diede vita al motto della fondazione: “Changing the face of men’s health”, ovvero “Cambiando la faccia della salute degli uomini”. Incoraggiati dall’entusiasmo e dal successo, i due amici decisero di portare Movember oltreoceano. Il movimento è ora presente in 21 Paesi e i fondi raccolti sono destinati a numerosissimi programmi di salute maschile. Focus di attenzione: tumore alla prostata, tumore ai testicoli, depressione maschile e inattività fisica.



19 NOVEMBRE \ Giornata Mondiale dell’uomo


Il 19 novembre si celebra la Giornata mondiale dell’uomo ma in pochi lo sanno. L’International Men’s Day è un evento internazionale istituito dall’Onu nel 1999 ed è arrivato in Italia nel 2013. All’inizio veniva festeggiata soltanto a Trinidad e Tobago (America Centrale), oggi riguarda oltre 50 paesi in tutto il mondo. L’obiettivo, proprio come per l’8 marzo, è quello di promuovere l’uguaglianza di genere e la parità di diritti. Non solo, la Giornata Mondiale dell’Uomo ha come fine quello di evidenziare modelli maschili positivi e favorire la salute maschile. Salute, che secondo recenti ricerche, è molto più a rischio rispetto a quella delle donne. Statistiche internazionali dimostrano infatti come l’aspettativa di vita degli uomini sia molto più bassa rispetto a quella delle donne. I primi vivono in media sino a 69 anni, le seconde sino a 74.

 

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