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Le 5 Terre: la grande bellezza

In giro per il mondo: Italia


Muretti a secco secolari, vigneti e uliveti storici, borghi arroccati patrimonio dell’Unesco, lecceti sconfinati, abbazie, castelli e torri medievali e un’incredibile biodiversità sopra e sotto il mare. Sono le suggestive Cinque Terre, i borghi liguri incastonati nella roccia a picco sul mare.


di Stefania Antonetti


Le acciughe salate, la salsa verde ai pinoli, la marmellata di limoni biologici, il profumatissimo pesto, il miele di castagno e di acacia, ma anche quello aromatico che profuma di macchia mediterranea. Senza dimenticare il vino bianco Doc e lo Sciacchetrà. Una combinazione di prodotti tipici locali che ben si sposa con l’arte e la cultura di Monterosso, Corniglia, Vernazza, Riomaggiore, Manarola. Sono le Cinque Terre. Un paesaggio ligure incantevole, sospeso tra terra e mare, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1999, che racconta di un mondo fermo nel tempo, di borghi marinari caratterizzati da case colorate e da una natura incontaminata, aspra e forte, ramificata da una rete di piccoli sentieri. Tre i principali segnalati dalla sezione spezzina del CAI: il primo si snoda tra la costa e la Val di Vara; il secondo è il “Sentiero dei Santuari”, che collega i luoghi di culto dei singoli borghi e infine il “Sentiero Azzurro”, che unisce i diversi paesini e vanta tra i numerosi percorsi anche il “Sentiero delle Trasparenze Marine” e la ben nota “Via dell’Amore”. A prescindere dalla scelta per raggiungere le Cinque Terre è consigliato il treno o i traghetti mentre è fortemente scoraggiato l’uso della macchina.



Riomaggiore


L’antico borgo si fa spazio con fatica tra due scoscese colline che scendono ripide verso il mare. Sembra un presepio con le sue casette colorate costruite in verticale addossate le une sulle altre che sembrano sfiorare il cielo. Un paese “timido” e suggestivo che si lascia scoprire poco alla volta, rivelandosi gradualmente allo sguardo grazie anche alle sue tante scalinate e viottoli che si snodano tra le case-torri rosa o gialle con i tetti in ardesia, tipiche del posto. È il borgo più orientale delle Cinque Terre dove è possibile ammirare la Chiesa di San Giovanni Battista, l’Oratorio di Santa Maria Assunta e il Castello. E proprio da Riomaggiore parte il Sentiero Azzurro, a cominciare dalla Via dell’Amore ma è possibile anche dirigersi verso il Santuario della Madonna di Montenero e proseguire per Volastra.



Manarola


Coloratissima, è famosa per il presepe più grande d’Italia che campeggia luminoso sui suoi terrazzamenti a Natale. Posta su un promontorio in alto rispetto al mare, Manarola si sviluppa nella gola che scende verso il mare, chiusa tra due speroni rocciosi, ospitando un piccolo approdo. Fra i cinque borghi, è il più piccolo dopo Corniglia. Nata dallo spostamento di popolazioni che, dalla Val di Vara, si mossero verso il mare per sfruttarne le risorse, con molta probabilità, il nome deriva dal latino Manium arula, che vuol dire “piccolo tempio dedicato ai Mani”. Cuore pulsante del borgo, che sembra risalire al XII secolo, è Piazza Papa Innocenzo IV, dove ci sono la Chiesa di San Lorenzo, il Campanile Bianco, l’Oratorio dei Disciplinati e l’antico Ospedale di San Rocco.

È consigliabile la Via del Belvedere che porta sino al porticciolo e alla marina.



Corniglia


È il paese centrale delle Cinque Terre che si distingue dagli altri borghi poiché è l’unico che non si affaccia sul mare. Situata su un promontorio, circondato da vigneti coltivati sui caratteristici terrazzamenti a fasce, per raggiungerla occorre salire una scalinata di mattoni, la Lardarina (ben 33 rampe e 377 gradini) o attraversare una strada carrozzabile che dalla ferrovia porta fino al paese. Un antico borgo, il cui nome deriva dal colono romano Corneliu, produttore del già noto vino bianco, dove è possibile visitare la parrocchia gotica di San Pietro e la settecentesca piazza di largo Taragio con il suo Oratorio di Santa Caterina. Un prezioso gioiello grezzo, composto da vicoli e anguste stradine ricavate nella roccia e verso Marina di Corniglia c’è una meravigliosa spiaggia di ciottoli, nota come lo Spiaggione, accarezzata da un mare trasparente e cristallino.



Vernazza


Incantano le atmosfere magiche e un po’ sospese del caratteristico e medievale borgo con i suoi vicoletti misteriosi ed enigmatici, nascosti dalle piccole e graziose casette rosse, gialle e rosa. Base marittima molto attiva e polo turistico vivace, Vernazza è una piccola cittadella fortificata, stretta tra mare e monti e distribuita intorno al suo porticciolo. Considerata uno dei cento borghi più belli d’Italia, è possibile ammirarne elementi architettonici di pregio come logge, porticati e portali. Da non perdere la chiesa di Santa Margherita di Antiochia e dei resti dell’antica struttura fortificata della città, la torre di avvistamento del XI secolo, il Castello Doria, la Torre del Convento dei Padri Riformati di San Francesco, il Belforte, il Santuario di Nostra Signora di Reggio e il suo piazzale alberato che invita alla meditazione e al relax.



Monterosso


È il borgo più grande delle Cinque Terre con l’ampia spiaggia sabbiosa i cui primi cenni storici risalgono al 1200. Ma anche la terra, che Eugenio Montale, tanto amò. Ed è da Monterosso che partono i meravigliosi sentieri come la Via dell’Amore. Il paese è diviso in due da un promontorio con un tunnel lungo un centinaio di metri, da una parte c’è la zona di Fegina (zona residenziale, hotel e stazione Fs), dall’altra il porto vecchio, il centro storico caratterizzato dai tipici caruggi con le sue enoteche, ristoranti, focaccerie e gelaterie. Una sintesi perfetta tra storia e natura conservata e caratterizzata da fasce bianco-nero, il tipico stile ligure come la Chiesa di San Giovanni Battista, il Castello dei Fieschi e il monastero e la Chiesa dedicati a San Francesco. Simbolo identificativo è il Gigante, l’originale statua alta 14 metri raffigurante il dio Nettuno.


 

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