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La malattia dei tic


Movimenti incontrollati, tic vocali come brontolii, grugniti, starnuti e colpi di tosse. Sono i sintomi della sindrome di Tourette. Malattia ereditaria che spesso si associa a uno spettro di disturbi psichiatrici e comportamentali



di Stefania Antonetti



Semplice dire tic! C’è chi stringe gli occhi, chi alza le spalle, chi magari si tocca i capelli. Quando però questi movimenti assumono particolari caratteristiche e soprattutto si associano ad altre condizioni, si può pensare anche alla sindrome di Tourette. Sindrome che prende il nome dal medico francese Georges Gilles de la Tourette che per primo, nel secolo scorso, ne descrisse i disturbi.



COME RICONOSCERLA?


L’esordio avviene nel corso dell’infanzia e nella maggior parte dei casi i sintomi tendono a diminuire durante l’adolescenza. La causa è ancora sconosciuta, anche se la predisposizione genetica e alcuni fattori ambientali hanno probabilmente un ruolo fondamentale nella malattia. Il decorso è caratterizzato da un alternarsi di periodi di peggioramento e miglioramento dei sintomi. Sintomi che comportano spesso affaticamento e tensione, risultando per chi ne soffre, invalidante anche dal punto di vista psicologico e sociale.



SONO I RAGAZZI I PIÙ COLPITI


Per ragioni ancora non note, i giovani maschi hanno più probabilità di essere colpiti dalla sindrome di Tourette rispetto alle ragazze. Di solito i sintomi (disturbi) si manifestano a circa sette anni di età e diventano più pronunciati verso i dieci-undici anni. La causa della sindrome è tuttora conosciuta. Gli studiosi ritengono, tuttavia, che l’origine sia neurologica e associata al malfunzionamento di alcune aree del cervello, note come gangli della base, responsabili del controllo dei movimenti del corpo.



I DISTURBI PIÙ FREQUENTI


Secondo gli esperti, possono essere presenti anche movimenti incontrollati di gruppi muscolari: si va da smorfie del viso o di una parte del viso fino a improvvise “scosse” delle spalle, a  movimenti di torsione delle mani strette fra loro e in alcuni casi si può anche arrivare a picchiettare con le dita su un oggetto, senza un apparente motivo. In alcuni casi c’è la tendenza ad annusare le persone, oppure a toccarle.



I TIC VOCALI


I tic vocali possono iniziare con brontolii, grugniti, starnuti e colpi di tosse e possono trasformarsi in suoni acuti ed imprecazioni, spesso urlate con violenza. In alcuni pazienti, possono essere presenti l’ecolalia ovvero la ripetizione immediata di parole o frasi di altre persone e la coprolalia ossia espressione involontaria di parole offensive, sconce ed oscene.



POSSONO ASSOCIARSI ALTRI SINTOMI?


Alla sindrome di Tourette, spesso si associa uno spettro di disturbi psichiatrici e comportamentali, quali deficit di attenzione e iperattività, ansia, depressione e problemi nell’apprendimento. Sintomi che possono aggravarsi in condizioni di stress, stanchezza o di forti emozioni.



COME COMPORTARSI?


La diagnosi, che spesso arriva molto tardi, in alcune persone si limita alla sola presenza di tic. Spesso si associa a un disturbo ossessivo-compulsivo: chi ne soffre può essere più aggressivo o avere una vera e propria mania per le simmetrie con compulsioni a toccare, a mettere in ordine e a controllare. Un quadro clinico che si manifesta soprattutto nei giovanissimi. Il controllo degli specialisti è dunque fondamentale. La complessità dei disturbi rende spesso la cura delicata e complessa, perché la sindrome di Tourette, può essere ignorata o confusa con altri disturbi. Conoscerla consente dunque di vivere meglio, di fare i trattamenti adeguati rimediando a eventuali difficoltà anche sociali.


 

SINDROME DI “HIGHLANDER”

La malattia degli over 40 nostalgici della gioventù


Si chiama sindrome di “Highlander” o “dell’immortalità”, riprendendo il titolo del celebre film degli anni 80’ che decantava le gesta di un immortale. A soffrirne sono diversi over 40 che conservano una spiccata tendenza di  competizione, autostima e sensazione di benessere. Colpisce più facilmente gli atleti che continuano l’attività dopo l’agonismo giovanile, attività interrotta e poi ripresa in età avanzata. Ma anche i sedentari che pretendono di diventare atleti in età matura. Negli individui colpiti da questa sindrome si crea sia la convinzione che l’esercizio fisico possa preservare da qualsiasi stato patologico. In pratica è l’eccesso di stima delle proprie capacità fisiche e mentali che porta alla sindrome dell’immortalità. Il fisico di un over 40 non può essere certo paragonato a quello di un ventenne o trentenne. Il consiglio degli scienziati, rivolto agli highlander, è dunque quello di lasciar perdere gli sport di “contatto” come il calcio ed il calcetto e prediligere discipline individuali come il nuoto, la corsa e la bicicletta. In ogni caso da evitare categoricamente gli scatti improvvisi.


 

COPROLALIA:

tendenza impulsiva alle parolacce


La coprolalia è la tendenza impulsiva a pronunciare parole oscene e volgari in modo involontario ed inappropriato. Una persona può ripetere mentalmente la parola volgare piuttosto che pronunciarla. Una patologia che non riflette necessariamente i pensieri o le opinioni di un soggetto. Sindrome presente anche nella schizofrenia e nel disturbo ossessivo-compulsivo. Raramente si osserva dopo lesioni cerebrali (ictus o encefalite) e in associazione con altri disturbi neurologici. Può inoltre rappresentare una forma di opposizione e desiderio di protesta.


 

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