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La castagna: il pane dei poveri


Versatile, energetica, nutriente e antinfiammatoria. Benvenuta castagna! Un elisir prezioso della nostra salute che non va sprecato. Ricca di fibre, minerali preziosi e vitamine è una miniera di proprietà benefiche e di gusto. Intramontabile e sana è la vera regina dell’autunno.


Uno dei frutti più amati in autunno, capace di accontentare chi cerca gusto e chi è attento alla salute. Custodite nei loro ricci, le castagne, golose e dal sapore intenso, raccontano di sapori antichi e di colori pastello che sfumano dal giallo delle foglie al marrone intenso. Un frutto tondeggiante dal cuore morbido e delizioso testimone di straordinarie e benefiche proprietà, che ben si presta a tante “interpretazioni” culinarie: dal salato al dolce, passando per zuppe, creme e marmellate.



È TEMPO DI CASTAGNE


Arriva sulle tavole questo delizioso frutto dalle piccole dimensioni, racchiuso in una buccia spessa e lucida di colore marrone bruno. Custodita a sua volta in un guscio spinoso da maneggiare con cura. È il frutto di sua Maestà il “Castagno” l’albero dalle grandi dimensioni che può addirittura raggiungere i 35 metri d’altezza. Fiorisce tra giugno e luglio ma è all’inizio della stagione autunnale che sbocciano belli e rigogliosi i suoi ricci all’interno dei quali si trovano fino a tre frutti.



ETERNA “REGINA D’AUTUNNO”


Detta anche “cereale che cresce sull’albero”, la castagna risale a tempi antichissimi. La saggezza antica sembra averla individuata come alimento base utilissimo: i suoi carboidrati hanno da sempre sostituito i cereali più complessi. Non è un caso che Senofonte, storico greco che visse 400 anni prima di Cristo, definì il castagno “l’albero del pane”. Nel tempo ha costituito una risorsa importante sia per la produzione di legname sia per i suoi frutti. Frutti, farine e polente, che, fino a qualche decennio fa, rappresentavano la base alimentare della gente di montagna. Oggi, invece, l’utilizzo di castagne per la produzione della farina è abbastanza marginale.



CASTAGNE O MARRONI


Le varietà di castagne presenti in Italia sono moltissime, circa un centinaio. E poi ci sono i marroni. “Le differenze spesso sono poco conosciute – spiegano i nutrizionisti-. Le prime sono i frutti degli alberi selvatici e generalmente sono più piccole, mentre i marroni sono i frutti degli alberi coltivati ed eventualmente migliorati nel corso degli anni. Solitamente se un riccio contiene almeno 5 o 6 frutti si tratta di castagne, se ne contiene uno o al massimo tre, si tratta probabilmente di un marrone”.



COSA CONTENGONO?


Al di là dei nomi, forme e provenienza sono le caratteristiche nutrizionali che colpiscono. Le castagne sono infatti ricche di sali minerali come fosforo, ferro, zinco, potassio e Vitamine del gruppo B2 e PP oltre a una discreta percentuale di fibre e acido folico. La vitamina B6 si rivela essere un valido aiuto per le funzioni metaboliche e per la produzione di ormoni ma anche un prezioso alleato nella prevenzione dell’invecchiamento e nella funzionalità del sistema immunitario.



UN FRUTTO ATIPICO


Contengono meno acqua rispetto ad altri frutti e sono ricche di carboidrati, un’alternativa al pane, alla pasta o alla farina, adatte anche a chi soffre di celiachia poiché non contengono glutine. “Sono un frutto particolarmente calorico, 100 gr di castagne apportano 174 calorie, pertanto, è consigliabile consumarlo con moderazione - chiariscono gli esperti. Ci sono poi le castagne arrosto, le caldarroste, che sono più caloriche rispetto a quelle bollite e più sazianti grazie alla gran quantità di carboidrati amidacei. Al tempo stesso è un frutto povero di grassi: 100 gr di castagne contengono solo 1,7 gr di grassi, di cui in parte polinsaturi appartenenti alla famiglia degli omega 3 e degli omega 6”.



UN MAGNIFICO REGALO DELLA NATURA


Piccole e appetitose le castagne sono uno scrigno prezioso, un concentrato di salute, un ottimo alleato del sistema nervoso, dell’intestino e della circolazione.

  • Utili per fare il pieno di energie. Composte principalmente da carboidrati sono ricche di calorie. Tuttavia, il loro valore energetico le rende ottime per combattere stress e stanchezza. Un ricostituente naturale efficace anche contro gli stati influenzali.

  • Migliorano il sistema nervoso. Contengono sali minerali importanti, tra i quali il fosforo, in grado di potenziare l’attenzione e la memoria, utili anche per il sistema nervoso e il suo mantenimento attivo.

  • Riducono il colesterolo. Sono una buona fonte di fibre, sostanze che limitano l’assorbimento del colesterolo. A favorirne la riduzione intervengono anche gli acidi grassi omega3 e omega6 presenti nel frutto. Non contengono glutine e possono essere consumate anche dai celiaci.

  • Combatte l’anemia. Contengono ferro utile per contrastarla. Inoltre, sono ricche di acido folico, una sostanza che previene alcune malformazioni del feto, motivo per cui sono raccomandate nella dieta delle donne in gravidanza.

  • Un aiuto valido per l’intestino. Il buon apporto di fibre aiuta a regolarizzare l’apparato intestinale che le rende adatte contro la stitichezza. Meglio evitare di mangiarle crude, potrebbero risultare irritanti.


LE CASTAGNE “MATTE”


Assolutamente vietato mangiarne: sono le castagne matte. Belle da vedere di fatto possono però provocare pericolose intossicazioni. Nulla a che spartire con le classiche castagne autunnali, che producono i castagni in montagna. Al contrario le castagne matte si trovano lungo i viali, nei parchi, praticamente in città. Sono più grandi e anche molto più lucide. Selvatiche, o false, sono i semi degli ippocastani e non sono commestibili.

 

Foto © Depositphotos.com

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