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In giro per il mondo: Varsavia, la città dai mille colori


Soprannominata la “Parigi del Nord”, per la sua bellezza e la sua vivacità culturale, Varsavia è situata nel cuore dell’Europa, nel voivodato della Masovia. Leggenda narra che il suo nome derivi dal romantico incontro tra un pescatore, Wars, e una sirena, Sawa, avvenuto sulle rive del fiume Vistola. Dalla felice unione dei due innamorati (e dei loro nomi!) prende vita la bellissima capitale della Polonia, meta in perfetto equilibrio tra passato, presente e futuro.


di Claudia Amato


La visita non può che partire dalla Città Vecchia, ricostruita dopo la seconda guerra mondiale grazie ai fedeli dipinti del Canaletto e oggi Patrimonio dell’Unesco. Ne sono un esempio le ipnotiche facciate colorate dei palazzi e il dedalo di vicoli che invitano abitanti e turisti a perdersi in angoli e piazzette dall’atmosfera poetica. Ad aprirla Piazza Castello con le copie perfette del Castello Reale, imponente edificio di mattoni rossi caratterizzato da una suggestiva terrazza panoramica porticata che si affaccia sul fiume, e della colonna di Sigismondo, edificata per celebrare il trasferimento della capitale da Cracovia a Varsavia nel 1644.


A pochi passi si trova la Cattedrale gotica di San Giovanni Battista, considerata il “pantheon” della nazione per aver accolto tra le sue mura la sepoltura di diversi polacchi illustri, tra cui duchi, cardinali, pittori, compositori e scrittori. Da Piazza Castello parte anche l’antica Strada Reale, un susseguirsi di palazzi barocchi e rinascimentali, monumenti e antiche chiese - tra cui quella di Santa Croce, dove è riposta un’urna contenente il cuore del pianista Chopin -, che porta alle residenze estive della famiglia reale. La città è circondata da diversi polmoni verdi, come il Parco Lazienki, i Giardini sassoni e il Parco Ujazdowski, che offrono momenti di relax e svago tra vivaci fioriture e antiche alberature. Da non perdere l’impressionante Ghetto ebraico, uno dei più grandi del vecchio continente, apparso nel film “Il pianista” di Robert Polanski.


I luoghi da vedere sono ancora tanti (Palazzo della Cultura e della Scienza, Museo Chopin, Copernicus Science Centre, Museo Nazionale, Zachęta -National Gallery of Art, Neon Museum, Museo dei Poster, Museum of Illusions) ma non lasciate Varsavia senza prima aver assaggiato alcuni dei suoi piatti tipici: dal Bigos, uno stufato di carne con cavoli e crauti, alla Chlodnik, una minestra fredda fatta con latte cagliato, foglie di barbabietola, erba cipollina, cetrioli e altre verdure; dai Pierogi, i ravioli tradizionali serviti salati e ripieni con un misto di patate lesse, formaggio e macinato, alla Karp, la carpa in gelatina. Ogni buon pasto è accompagnato da un fresco boccale di birra (le locali sono la la Warna oppure la Zywiec) e da un gustoso dolce come il makowiec, una sorta di strudel polacco con semi di papavero, il sernik, una torta a base di ricotta fresca, o il piernik, un profumato pan di zenzero con spezie e miele.

 

Foto © Depositphotos.com

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