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Giornata Mondiale del Diabete 2024



14 Novembre 2024


a cura della redazione


Una malattia cronica che colpisce milioni di persone nel mondo, causando alti livelli di zucchero nel sangue e danni a diversi organi del corpo. E per non dimenticare, il 14 novembre 2024 si celebra la Giornata Mondiale del Diabete (World Diabetes Day). Istituita nel 1991 dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la data cade il giorno del compleanno del professor Banting che, assieme al suo allievo Best, isolò l’insulina nel 1921 cambiando la storia dei malati di diabete. Una ricorrenza che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso l’adozione di stili di vita salutari e a fornire informazioni. Obiettivo: educare le persone a conoscerne le cause, i sintomi e le possibili complicanze per migliorare la prevenzione e facilitarne la gestione e la cura.


NUMERI DA CAPOGIRO

Una delle patologie più diffuse nel mondo che secondo le stime degli esperti, nel 2025 sarà tra le tre maggiori “piaghe” della salute, insieme a malattie cardiovascolari e tumori. Oggi colpisce 250 milioni di persone e fra 16 anni ne colpirà circa 400 milioni, complessivamente ogni anno oltre sette milioni di persone sviluppano la malattia. In Italia, secondo l’Istat, sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete, ovvero il 6,6% della popolazione e le proiezioni indicano che nel 2040 tale percentuale potrebbe arrivare al 10% se dovesse continuare la tendenza osservata. I numeri dell’Istituto nazionale di statistica sono contenuti nell’Italian Barometer Diabetes Report “Dati sul diabete in Italia, una fotografia su una pandemia complessa e in continua evoluzione”, presentato nel corso del 17° Italian Barometer Diabetes Summit 2024. “Il diabete - si legge nella prefazione del Report del Ministro della Salute Orazio Schillaci - rappresenta una delle sfide più rilevanti del nostro tempo, trattandosi di una patologia che continua a registrare una costante crescita in tutti gli Stati, soprattutto in quelli a basso e medio reddito”.


DIABETE: COS’È?

Una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della glicemia, ossia del livello di zucchero nel sangue, a causa di un difetto di secrezione o di un’azione inadeguata dell’ormone insulina prodotto dalle cellule del pancreas. Tra le tipologie più comuni di diabete figurano quella di tipo 1 e quella di tipo 2; patologie che si differenziano per modalità di insorgenza, terapia e impatto sulla vita dei pazienti.

Il diabete di tipo 1 rappresenta tra il 5% e il 10% dei casi e tende a insorgere soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, ma non sono rari i casi di esordio in età adulta. Viene considerata una malattia autoimmune, perché sostenuta dalla produzione di autoanticorpi che attaccano le cellule del pancreas deputate alla secrezione di insulina, riducendo o azzerando il quantitativo di ormone prodotto.

Il diabete di tipo 2 colpisce la maggioranza dei pazienti, ovvero oltre il 90%. Si tratta di una malattia complessa che di solito si presenta dopo i 30-40 anni all’interno della quale sono coinvolti diversi meccanismi nella sua genesi. Ma il difetto iniziale è generalmente rappresentato dall’insulino-resistenza, che porta a un eccesso di produzione epatica di glucosio e una ridotta utilizzazione di glucosio da parte dei muscoli. Questo tipo di diabete riconosce alcuni fattori di rischio come la familiarità, una vita sedentaria, un’alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri, il sovrappeso e l’obesità.


DIABETE GESTIONALE

Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute, con il termine di diabete mellito gestazionale (gestational diabetes mellitus, GDM) si definisce un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile, che inizia o viene diagnosticata per la prima volta in gravidanza e, nella maggior parte dei casi, si risolve non molto tempo dopo il parto, pur potendo ripresentarsi a distanza di anni come diabete di tipo 2. Una piccola parte delle pazienti con GDM (appena il 10% del totale) presenta caratteristiche cliniche, immunologiche e genetiche tipiche del diabete autoimmune, sia di tipo 1 sia del cosiddetto LADA (Latent autoimmune diabetes of the adult). Circa la metà di queste donne sviluppa un diabete autoimmune pochi anni dopo la gravidanza.


SINTOMI E CAUSE

I sintomi riconducibili al diabete sono: aumento della sete e della fame, minzione frequente, perdita di peso inspiegabile, affaticamento e debolezza, visione offuscata, ferite che guariscono lentamente e infezioni frequenti. Le cause possono invece variare in base al tipo ma alcuni fattori possono influire negativamente come uno stile di vita sedentario e mancanza di attività fisica, una dieta poco salutare e ricca di zuccheri e carboidrati raffinati, l’obesità e il sovrappeso, la familiarità e le malattie autoimmuni che danneggiano le cellule del pancreas.

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