15 Febbraio 2024
International Childhood Cancer Day
a cura della redazione
Il 15 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro infantile - International Childhood Cancer Day - ICCD -. Istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha come obiettivo quello di informare e affrontare ogni anno le problematiche dei bambini e degli adolescenti con tumore e anche delle loro famiglie. In tutto il mondo, associazioni di familiari, di bambini e adolescenti colpiti dal cancro e unite nel network globale Childhood Cancer International - CCI, scelgono così di promuovere ulteriormente temi e sfide rilevanti il cancro infantile, sottolineando l’impatto che ha su bambini e adolescenti, su coloro che sono guariti, sulle loro famiglie e sulla stessa società. Una data che si pone un altro importante obiettivo ossia quello di fare luce sulla necessità di garantire un accesso più equo al trattamento e alla cura per tutti i bambini con cancro, ovunque nel mondo.
IL CANCRO INFANTILE NEL MONDO E IN ITALIA
Campagne di sensibilizzazione ed eventi benefici come concerti, gare di solidarietà e maratone. Obiettivo: raccogliere fondi per la ricerca sul cancro infantile e per sostenere le famiglie dei bambini malati. Ma anche campagne social e illuminazioni di monumenti come la Tour Eiffel, il Colosseo o il Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Insieme per aiutare, sensibilizzare e conoscere.
La parola d’ordine resta infatti la prevenzione. Guai, infatti, ad abbassare la guardia. Perché, come riporta il sito del Ministero della Salute dello scorso anno: “Nonostante gli straordinari progressi compiuti dalla ricerca clinica negli ultimi decenni, il cancro infantile continua a essere la principale causa di morte correlata ad una malattia non trasmissibile nei bambini dopo il primo anno di vita: ogni tre minuti, nel mondo, un bambino o un ragazzo muore”. Nella nota stampa congiunta FIAGOP onlus - Childhood Cancer International (CCI) anno 2023, si evince che: “il cancro nei bambini e negli adolescenti è una malattia curabile, ma continua a essere la principale causa di morte nei pazienti pediatrici, dopo le malattie infettive.
A livello mondiale ogni anno a più di 400.000 bambini e adolescenti sotto i 20 anni viene diagnosticato un cancro. Il tasso di sopravvivenza è stimato dal CCI all’80% nella maggior parte dei Paesi ad alto reddito ma fino al 20% nei Paesi a basso e medio reddito”. Dati alla mano risulta inoltre dal Ministero della Salute che sono circa 2.400 le diagnosi attese in un anno in Italia. Contraggono tumori e leucemie circa 1.500 bambini e 900 adolescenti. Grazie ai progressi degli ultimi decenni circa l’80% dei malati guarisce.
Negli ultimi anni si sono raggiunti eccellenti livelli di cura e di guarigione per le leucemie e i linfomi ma rimangono ancora basse le guarigioni per i tumori cerebrali, i neuroblastomi e gli osteosarcomi. Si stima che in Italia ci siano quasi 50.000 persone che hanno avuto un tumore da bambini o da adolescenti”.
IN AIUTO È ARRIVATO IL PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE 2023-2027
“Unione di intenti per promuovere la salute dei bambini e degli adolescenti e garantire loro il diritto alle cure e alla vita”. Salvaguardia, tutela e salute che passano anche attraverso il Piano Oncologico Nazionale, il documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027 (PON), adottato il 26 gennaio 2023 con Intesa in Conferenza Stato-Regioni. Piano risultato essere in linea con la WHO Global Childhood Cancer Initiative che si propone di eliminare il dolore e la sofferenza dei bambini che combattono il cancro.
L’obiettivo è infatti quello di raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per tutti i bambini con diagnosi di cancro in tutto il mondo entro il 2030 e migliorare i piani di cura e l’assistenza per bambini e adolescenti. Il PON oltre alle attività di promozione della salute e prevenzione si prefigge di potenziare l’assistenza di bambini e pazienti fragili affetti da forme rare di tumore. Viene sottolineato inoltre che: “la presa in carico del malato pediatrico oncologico, principale attore di tutto il percorso di cura, presuppone anche la presa in carico della sua famiglia e delle sue necessità con annesso supporto multispecialistico costituito da specifici professionisti”.
Particolare attenzione è stata dedicata anche ai pazienti di età compresa tra 14 e 21 anni per i quali negli ultimi anni si sono osservati minori miglioramenti in termini di sopravvivenza, indipendentemente dal tipo di tumore. “Sono pazienti con bisogni complessi e peculiari nei quali la malattia compare in un momento incredibilmente delicato del processo di crescita – si specifica nel Piano. Curare gli adolescenti vuol dire riconoscere questa complessità e riconoscere la necessità di realizzare una presa in carico globale del paziente e della sua famiglia”.
Immagine ©depositphotos.com
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