"Ci sono solo due giorni all’anno in cui non si può fare nulla. Uno si chiama ieri e l’altro si chiama domani, quindi oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e soprattutto vivere”
~ Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama
Non rimandiamo la felicità ad un domani che potrebbe non arrivare mai, e non soffriamo per cose ormai finite, passate come l’acqua di un fiume che scorre sotto i ponti. Una volta consapevoli di questa piccola ma grandissima realtà, non ci resta che... vivere, proprio come afferma il Dalai Lama. Già nel I secolo a.C., il poeta latino Orazio, nelle sue Odi, esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno. Il suo pensiero è riassunto nelle parole “Carpe diem”, ovvero, “cogli l’attimo” (letteralmente “cogli il giorno presente”). È un concetto diventato famoso nella storia dell’umanità, sintesi di un’espressione ancor più ampia del poeta preceduta dal verso “Dum loquimur, fugerit invida aetas” (“Mentre parliamo, sarà fuggito avido il tempo”), e seguita da “quam minimum credula postero” (“confidando il meno possibile nel domani”), perché è inutile sprecare la vita cercando di conoscere il futuro. Oggi, le cose non sono cambiate. Philip Zimbardo, esperto di neuroscienze e psicologia sociale, insieme al suo collega John Boyd, nel loro libro “Il paradosso del tempo”, ha dimostrato come sia possibile trasformare il modo in cui pensiamo al nostro passato, presente e futuro, ottenendo più serenità e un maggior successo nella vita. Come? Prendendo consapevolezza della propria prospettiva temporale e cercando di cambiarla per raggiungere maggior equilibrio. Così è finalmente possibile liberarsi dal vincolo psicologico di attaccamento al passato o di ossessione per il futuro, per concentrarsi in modo armonioso sul presente. E viverlo.
Attimo per attimo
Anche il cinema si è confrontato più volte con il tempo e il rapporto che instauriamo con esso. Una delle migliori battute del cinema, secondo l’American Film Institute, è proprio dedicata al tempo e a come renderlo prezioso. Nel film “L’attimo fuggente” di Peter Weir, il professore di letteratura John Keating, interpretato da uno straordinario Robin Williams, esorta con passione i ragazzi ad apprendere i veri valori della vita, insegnando loro a vivere attimo per attimo, secondo per secondo, perché ogni secondo non passerà più “Carpe diem. Cogliete l’attimo, ragazzi, […] rendete straordinaria la vostra vita”.
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