GIORNATA MONDIALE DELLA PASTA
di Stefania Antonetti
PASTA = FELICITÀ. LO DICE LA SCIENZA
Simbolo di convivialità, gusto e italianità, è il piatto principe della Dieta Mediterranea nonché una delle pietanze più diffuse al mondo. Dal 1998 è celebrata con una giornata interamente dedicata alla promozione e divulgazione delle sue straordinarie caratteristiche di prodotto salubre e gustoso. È la pasta, la più amata al mondo. Un’eccellenza nostrana - l’accostamento tra la pasta e l’Italia è talmente scontato da farne una vera e propria icona dello stivale -, riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco. Un evento di risonanza globale, organizzato da Ipo (International Pasta Organisation, detta anche “l’Onu della pasta”) e da Unione Italiana Food che mira a massimizzare la promozione di un cibo straordinario dai pregi indiscutibili, adatto a uno stile di vita dinamico e sano, capace di soddisfare sia le esigenze alimentari primarie che quelle della gastronomia di alto livello.
Che siano fusilli, penne oppure semplici spaghetti, a un piatto di pasta non si riesce a dire di no. Sarà forse per via della presenza di triptofano, un aminoacido che l’organismo utilizza per sintetizzare ormoni e neurotrasmettitori alleati del buonumore. Ma c’è di più. Perché esiste anche un meccanismo emozionale e neurofisiologico alla base del benessere psicofisico che si prova mangiando un piatto di pasta e che per la prima volta è stato indagato e misurato scientificamente. Una vera e propria esplosione di felicità, pari o addirittura superiore all’emozione suscitata dalla nostra canzone preferita, da un gol dell’Italia o da un colpo vincente di Federer e Nadal. A confermarlo è uno studio del Behavior & Brain Lab della Libera Università IULM, condotto per conto dell’Unione Italia Food. Secondo il report la pasta suscita emozioni e genera ricordi lieti che superano persino quelli prodotti dall’ascolto della nostra musica del cuore o dalla pratica del nostro sport preferito. Cosa “accende” dunque una buona forchettata di spaghetti sul nostro cervello? Per comprenderlo, i ricercatori hanno utilizzato le metodologie neuroscientifiche e del brain tracking simili a quelli che servono per la macchina della verità, ossia l’analisi delle espressioni del volto, delle attivazioni cerebrali legate alle emozioni, della variazione del battito cardiaco e della micro-sudorazione. È emerso che mangiare pasta provoca uno stato emotivo-cognitivo positivo con dei risultati uguali, se non addirittura superiori, rispetto a quelli registrati con musica e sport. I quattro parametri di analisi esaminati chiariscono inoltre che l’esperienza emotiva vissuta durante la degustazione della pasta preferita è pari a quella generata dalla rievocazione di ricordi felici. In particolare, quelli legati alla famiglia. A chiarirlo è Vincenzo Russo, Professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing dell’Università IULM, Fondatore e Coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior & Brain Lab IULM che in diverse interviste ha dichiarato: “attraverso questo studio la scienza si è messa al servizio delle emozioni per certificare che pasta e felicità sono una cosa sola. I risultati dicono che sono proprio i momenti in cui mangiamo la pasta quelli che ci attivano maggiormente a livello emotivo. È quindi, l’atto vero e proprio di assaggiare e assaporare il piatto nel suo pieno sapore a stimolare le memorie e le emozioni più positive. Questa attivazione cognitiva ed emotiva determinata dall’assaggio della pasta è così forte, piacevole e coinvolgente da persistere anche nei momenti successivi all’aver mangiato”.
LA CHIAVE DI UN SUCCESSO GLOBALE
La febbre sale e i pastlover esultano. In 20 anni la produzione di pasta a livello mondiale è quasi raddoppiata, passando da 9,1 a 17 milioni di tonnellate. Ma non solo: sono aumentati anche i Paesi dove si mangia e si produce. Ma come mai dal 2011 vanta il titolo di “cibo preferito al mondo”?
È semplice, veloce ed estremamente versatile. Un piatto che si accompagna a tantissimi condimenti e gusti diversi.
Patrimonio Unesco 2010. La pasta è simbolo per eccellenza della Dieta Mediterranea e un piatto sostenibile a tutti gli effetti. Gli agricoltori hanno infatti ridotto la quantità di acqua e CO2 necessaria per la produzione.
Non stanca mai. È abbastanza economica, si trova ovunque nel mondo, nei ristoranti e supermercati. Tradizionalmente indicata come “nemica” della dieta, in realtà, se consumata con moderazione, contribuisce al dimagrimento e a un corretto regime alimentare.
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