Dalla valutazione del rischio prima della partenza alle vaccinazioni raccomandate a seconda della meta fino all’organizzazione dell’immancabile kit di pronto soccorso, l’abc del perfetto viaggiatore
Intervista a Alberto Tomasi
Direttore Area Igiene Pubblica e Nutrizione del Dipartimento Prevenzione, Azienda Toscana Nord Ovest e Direttore U.O.C. Igiene Pubblica ASL 2 Lucca
Presidente della SIMVIM, Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni
di Luisa Castellini
Chi è più organizzato ormai lo sa: prima di partire per un viaggio, soprattutto se all’estero, è bene verificare le condizioni sanitarie della meta e provvedere per tempo alle eventuali vaccinazioni o profilassi necessarie recandosi presso uno degli Ambulatori di Medicina dei Viaggiatori presenti sul territorio in ciascuna Asl. Non tutti, però, se ne ricordano e si limitano a un’occhiata distratta on line, senza magari passare dai siti dedicati con informazioni certe e sicure - la guida interattiva “Se parto per” del Ministero della Salute e il sito della Farnesina - col rischio di incorrere, durante il viaggio, in situazioni spiacevoli o rischiose per la salute. Da qui la necessità di partire con la mente prima che col bagaglio, consapevoli e informati, come ci spiega Alberto Tomasi, Presidente della SIMVIM, Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni.
Quando bisogna pensare alla salute in vista di un viaggio?
Prima possibile: la valutazione del rischio è la condizione principale su cui si basano le vaccinazioni, l’eventuale profilassi e i comportamenti in viaggio. Paradossalmente ci pensa più chi è diretto verso paesi molto lontani o avventurosi rispetto a chi resta in Europa, ma in realtà tutti dovremmo essere attenti. Un esempio: chi si reca in paesi con la malaria di solito si organizza per eseguire la profilassi farmacologica. Chi parte per fare trekking o bicicletta in Austria o in Baviera si sente a “casa” e non pensa alla vaccinazione per l’encefalite trasmessa dalle zecche, che invece andrebbe fatta. Si tratta sì di una malattia rara ma mortale, quindi proteggersi è raccomandato.
Perché le vaccinazioni per i viaggiatori anche se non sono obbligatorie sono importantissime?
Oggi sono pochi i paesi dove vige l’obbligatorietà: ad esempio l’Arabia Saudita, che richiede il vaccino quadrivalente contro la meningite per i pellegrini o alcuni Stati dell’America quello per il morbillo, perché c’è stata un’epidemia lo scorso anno con epicentro a Disneyland, in Florida. È importante però comprendere che anche se una vaccinazione non è obbligatoria ma “solo” raccomandata, è egualmente importante farla per essere protetti sempre, anche in caso di altri viaggi. Ma non solo. Proteggere il viaggiatore significa proteggere anche la comunità: i vettori viaggiano con i turisti, i lavoratori e i VFR (Visiting Friends and Relatives) le persone che per periodi più o meno lunghi tornano a casa a far visita ad amici e parenti, magari anche in zone a rischio o endemiche, ma non pensano a farsi vaccinare. Da qui l’importanza di una comunicazione dedicata a ciascuna fascia di “viaggiatori particolari” tra i quali, aggiungendo bambini, famiglie e anziani, alla fine siamo compresi quasi tutti.
Quali sono le vaccinazioni principali?
Prima di partire è opportuno verificare se si sono effettuati i richiami delle vaccinazioni principali: difterite, tetano, pertosse, morbillo ed epatite B. L’OMS raccomanda il vaccino per l’epatite A, che si trasmette facilmente per contatto oro-fecale. Come abbiamo anticipato, chi si reca al Nord, deve valutare quello contro l’encefalite, mentre se la meta è l’Africa o il Brasile si pensa alla febbre gialla. Non ultimo quello per la rabbia: in caso di graffi e morsi di animali ci sono 10 giorni di tempo per farlo e salvarsi così la vita.
Quali medicine è importante avere sempre con sé?
Anzi tutto quelle che si assumono quotidianamente, in dosi adeguate e accompagnate dal bugiardino ed eventuale dichiarazione del medico curante. Seguono i farmaci necessari per affrontare le emergenze più comuni (antipiretico, antibiotico ad ampio spettro, antidolorifico, disinfettante delle vie urinarie, antispastico) e curare le piccole ferite, le contusioni e le punture di insetti. Importanti anche una buona crema solare e un repellente per insetti e, se soffriamo di nausea, un antichinetosico. Non ultimi i preservativi: in viaggio i comportamenti a rischio aumentano come dimostrano i dati sulle malattie sessualmente trasmesse (HIV, epatite, sifilide). Meglio essere prudenti.
Bambini giramondo, con quali precauzioni?
È importante valutare bene i rischi-benefici soprattutto per i più piccoli. Se è possibile è meglio rimandare i viaggi impegnativi - magari nei paesi d’origine, soprattutto se in zone a rischio - dopo i 12 mesi e comunque dopo aver effettuato le principali vaccinazioni. Per alcune ci sono dei limiti: quello per la febbre gialla non si può somministrare sotto i 9 mesi. Anche la profilassi per la malaria e l’uso dei repellenti andrebbero rimandati dopo l’anno. Dopo si valutano anche a seconda della meta (anche) le altre come tifo, epatite A e rabbia.
L’ABCD della malaria
Awareness, consapevolezza: anche se in diminuzione, è presente ancora in 100 paesi.
Bite prevention, prevenzione delle punture di zanzare: evitare di sostare nei pressi di piscine e acque stagnanti, coprirsi adeguatamente e usare repellenti.
Chemoprophylaxis,chemioprofilassi: di solito si inizia prima della partenza e prosegue durante e dopo il viaggio.
Diagnosis, diagnosi: se al ritorno da una zona endemica si ha la febbre bisogna subito pensare alla malaria per favorire una diagnosi e un trattamento precoci.
MALATTIE CRONICHE
È importante confrontarsi col medico curante per sapere se sono necessari comportamenti o precauzioni particolari. I diabetici, ad esempio, devono aumentare a seconda del fuso orario l’assunzione di insulina. I soggetti allergici devono viaggiare sempre con il kit salvavita con l’adrenalina autoiniettabile.
IL LIBRO
Atlante della salute in viaggio. Come viaggiare sicuri verso ogni destinazione è il volume curato da Alberto Tomasi, punto di riferimento a 360° per chi è in partenza o si occupa di salute e sicurezza.
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