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Il Diario della Gratitudine




Una pratica consigliata. Un antidoto potente, utile al nostro benessere, che bilancia le emozioni, rende sereni, felici e appagati. Un piccolo gesto quotidiano che aiuta a ritrovare positività nella vita. È la nobile arte di dire grazie! Uno dei migliori modi per praticarla è tenere un diario della gratitudine.


di Stefania Antonetti


Impagabile l’emozione di una canzone trasmessa alla radio, la telefonata di un’amica, il bacio della buona notte, le parole gentili di un collega, il sorriso del proprio figlio. Un esercizio, quello della gratitudine, che si traduce in puro benessere. Recenti ricerche scientifiche hanno difatti assodato che questa sana e buona abitudine fa bene all’umore, riduce l’ansia e lo stress, migliora la concentrazione e la qualità del sonno. Ma quanto costa davvero dire grazie? Praticamente nulla.



MA COS’È LA GRATITUDINE?


Una disposizione d’animo e sentimento spesso sottovalutata ma importante perché aiuta a sentirsi più sereni, leggeri e appagati. Ed è per questo motivo che spesso è consigliato di allenarsi a essere grati per ciò che si ha e si vive. Robert Emmons, il più autorevole ricercatore sul tema, afferma infatti che la gratitudine è positivamente correlata alla soddisfazione nella vita, alla vitalità, alla felicità, all’autostima, all’ottimismo, alla speranza e all’empatia”. Un aiuto importante per diventare più consapevoli di alcuni aspetti positivi che spesso diamo per scontato, è senz’altro il diario della gratitudine.



UN ESERCIZIO SEMPLICE ED EFFICACE


Ma anche una buona occasione per imparare a ringraziare noi stessi e le persone che anche inconsapevolmente aiutano con parole, gesti e azioni. “Il diario della gratitudine, in inglese gratitude journal, è uno strumento psicologico che permette di prendere coscienza di tutte quelle cose positive che esistono nella nostra vita, quelle che normalmente diamo per scontate e alle quali non prestiamo molta attenzione - chiariscono gli esperti -. Il suo obiettivo principale è appunto quello di sviluppare l’abitudine di ringraziare per ciò che siamo, per quello che abbiamo, per quello che abbiamo realizzato o per le persone che ci accompagnano”.



COME INIZIARE


Innanzitutto occorre scegliere il diario: ce ne sono diversi in commercio, sia cartacei che digitali, già pronti da compilare, ma anche un’agenda colorata o un quaderno possono andare bene. “Sicuramente sono più indicati quelli cartacei - chiariscono gli psicologi. Usare carta e penna aiuta a diventare più consapevoli, favorisce la concentrazione, stimola l’attività cerebrale e rilassa”. Chiaro è, che all’inizio si farà un po’ di fatica nell’individuare accadimenti e situazioni di cui essere riconoscenti ma con il tempo diventerà più facile scrivere di cose, persone, eventi e situazioni per le quali ci si sente grati. In base all’autore il diario può seguire stili molto diversi quindi per esprimere la propria gratitudine non esiste una sola modalità, così come il momento, ognuno è libero di esprimersi quando vuole.



OGNI QUANTO SCRIVERE?


Per quanto riguarda la frequenza, Robert Emmons consiglia di trasformarla in un’abitudine quotidiana, perché è più efficace. Tuttavia, dedicarsi ogni giorno a questa pratica può portare a ciò che lo stesso Emmons definisce la “gratitude fatigue”. Scrivere sempre le stesse cose potrebbe, infatti, annullare gli effetti benefici della gratitudine, trasformandola in pratica consuetudinaria. Una soluzione sarebbe quella di porsi quotidianamente domande diverse o più semplicemente rispondere in modo diverso, modificare lo schema, cadenzare e variare l’aggiornamento del diario. “Nelle pratiche meditative l’unico “paletto” è però la costanza, per cui, ognuno potrà trovare un suo schema, una sua dimensione, purché si contempli la perseveranza” conclude l’esperto.


 

la pratica della gratitudine scritta I BENEFICI


Uno strumento potente, sempre più spesso utilizzato per affrontare un’ampia gamma di problemi psicologici o addirittura fisici. Un esercizio quello del diario della gratitudine ampiamente impiegato dagli psicologi poiché permette di:

  • Concentrare l’attenzione su quei piccoli dettagli che regalano gioia, felicità, piacere e soddisfazione.

  • Ridurre lo stress e l’ansia. La gratitudine aiuta a regolare gli ormoni dello stress, riducendo così l’ansia.

  • Aumentare l’ottimismo e il benessere.

  • Alleviare la depressione, accrescere l’autostima e l’empatia.

  • Migliora la concentrazione e la qualità del sonno.

  • Apre alla creatività e alla flessibilità rendendoci più ispirati.

  • Prepara e rafforza il carattere in situazioni e momenti difficili e allena la mente a spazzare via quei meccanismi focalizzati sempre sui problemi.

  • È uno strumento di consapevolezza e di self-help (auto-aiuto) che permette di coltivare il pensiero positivo e stare meglio. È fonte di conforto e di contatto con noi stessi, permette di prendersi del tempo e di conoscersi meglio.

  • Combatte la sensazione di non essere o di non avere abbastanza e ci rende più consapevoli delle cose che ci circondano.

  • Arricchisce le relazioni con le persone.

 

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