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I fiori delle emozioni


Ognuno dei 38 rimedi individuati dal medico gallese Edward Bach negli anni ’30 agisce su un preciso stato d’animo per accompagnare dolcemente verso l’equilibrio del proprio campo energetico. L’idea, la preparazione, la scelta e gli effetti Patrizia Mantoessi • Farmacista a Monza Irimedi floreali di Bach sono una serie di 38 infusioni naturali estratte da fiori silvestri della regione del Galles, Gran Bretagna, le cui proprietà curative furono scoperte dal medico gallese Edward Bach fra il 1926 e il ’34. La convinzione di fondo dedotta da Bach osservando i suoi pazienti fu che la malattia è il risultato di uno squilibrio emozionale che si produce nel campo energetico dell’essere vivente. Quando tale squilibrio persiste si produce la malattia nel corpo fisico, come se fosse una sorta di consolidamento di un atteggiamento mentale. I fiori sono risultati utili per correggere lo squilibrio emozionale, nel campo energetico, agendo quindi sulla causa e non sugli effetti. A proposito della malattia Bach scriveva: «La malattia fisica non è nient’altro che il risultato di una disorganizzazione della funzione cerebrale causata dalla sofferenza, dallo shock, dalla tensione, dalla paura, ecc., è solo un sintomo di per se stesso. La cura si otterrà mediante la rimozione della causa». In contrasto con la medicina tradizionale che alleviava i sintomi fisici della malattia, non la causa sottostante, lo stato mentale, Bach adotta come principio del suo sistema la cura della personalità del paziente. La malattia, per Bach, non è materiale ma energetica. Da questa intuizione e dopo lunghe osservazioni, Bach ha messo in relazione le vibrazioni energetiche dei fiori con quelle degli stati mentali negativi di cui soffrono gli esseri viventi. Ha riferito ognuno dei 38 fiori o le loro combinazioni a stati emozionali universali, che possono dare origine a malattia fisica, e che tutti gli esseri umani possono attraversare in certi momenti della vita. Il meccanismo d’azione È legato alla vibrazione prodotta dai fiori in grado di interagire con il campo energetico dell’essere vivente, armonizzandolo. Ogni blocco prodotto nei circuiti energetici dell’individuo si converte in uno squilibrio emozionale che se perdura dà luogo a manifestazioni patologiche organiche. Ognuno dei 38 fiori agisce sbloccando o “suturando” queste lesioni diminuendone gli effetti in proporzione al recupero dell’equilibrio. È un’azione fisiologica di tipo fisico e non chimico e gli effetti percepiti non derivano dai rimedi, ma dalla struttura della persona, come se il rimedio agisse con una sorta di catalisi. Questo spiega anche perché se si prescrive erroneamente un fiore questo non danneggia l’emozione che è già in equilibrio. Come è possibile verificare l’azione dei fiori? Osservando la risposta clinica. Individuata nel paziente l’emozione in disarmonia, si sceglie il fiore che la riequilibra e dopo poco tempo si osserva nel soggetto la scomparsa del sintomo fisico associato all’emozione in disarmonia. È possibile che si tratti di semplice suggestione? Basta somministrarli a bambini molto piccoli, ad animali e piante, tutti non suggestionabili, e osservare il cambiamento. L’effetto è molto sottile, tanto che il paziente spesso non attribuisce nell’immediato il miglioramento al rimedio, ma chi l’ha prescritto sì. Un altro effetto è la presa di coscienza dei propri processi psichici, che induce a modificare gli atteggiamenti controproducenti, raggiungendo maggiore consapevolezza di se stessi e delle emozioni. Queste sono vissute e non subite: paura e rabbia ridimensionate ed elaborate per evitare un’insana dispersione di energia. Un’altra modificazione, spesso in concomitanza con la psicoterapia, è l’affluenza di sogni. Il metodo di Bach è in sintonia con quello che l’OMS afferma sulla salute già dal ’78 (con la dichiarazione di Alma Ata) intesa non solo come assenza di malattia ma come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. Psichiatri e medici, farmacisti e psicoterapeuti, nei rispettivi ambiti di competenza, possono consigliare l’uso dei fiori di Bach anche in associazione ad altri farmaci o rimedi. La preparazione e l’impiego I fiori vengono recisi: sono messi in infusione con acqua in un recipiente di vetro ed esposti per alcune ore al sole. Per preservare l’acqua caricata dell’energia rilasciata dai fiori si aggiunge del cognac. Si ottiene così una prima infusione, paragonabile a una Tintura Madre. Due gocce di questa T.M. sono diluite in brandy e la preparazione, ripartita in bottiglie, può essere somministrata tale e quale o ulteriormente diluita secondo il metodo di Bach. I fiori si somministrano per bocca in forma di gocce, ma anche localmente come pomata. Ad ogni fiore Bach associò uno stato mentale che la somministrazione del fiore stesso corregge. Alcuni agiscono su stati mentali acuti, altri su condizioni croniche o riconducibili a modalità caratteriali. Alcuni sono utili in alcune circostanze difficili, altri modulano alcune caratteristiche comportamentali.

 

I sette gruppi Bach organizzò i fiori in una precisa classificazione che, oltre a facilitarne studio e memorizzazione, permette di vederli non solo come singoli rimedi capaci di agire sulle sfumature delle emozioni, ma anche quali componenti di un sistema terapeutico il cui obiettivo è il benessere. Così se Rock Rose è indicato nelle condizioni che generano panico e paralizzano, Cherry Plum è il rimedio per le situazioni in cui si rischia, sempre per paura, di perdere il controllo e fare cose impensabili. I rimedi sono per:

  1. la paura: Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut

  2. l’indecisione: Cerato, Sclerantus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat

  3. chi non sente sufficiente interesse per il presente: Clematis, Honeysuckle, Wild rose, Olive, White chestnut, Mustard, Chestnut bud

  4. chi soffre di solitudine: Water Violet, Impatiens, Heather

  5. eccessiva sensibilità alle influenze e alle idee altrui: Agrimony, Centaury, Walnut, Holly

  6. lo scoraggiamento o la disperazione: Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple

  7. la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri: Chicory, Vervain, Vine, Beech, Rock water

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