I pollini, che ci inseguono fino a settembre. Gli acari, che della casa delle vacanze chiusa da mesi hanno fatto il proprio castello. Ma soprattutto api, vespe e calabroni che adorano prati, vigneti e piscine. Senza dimenticare la tavola, dove protagonisti sono i crostacei e la frutta di stagione. I rischi estivi per gli allergici, le buone pratiche prima della partenza e in viaggio, i sintomi e la terapia d’emergenza Intervista a Giovanni Cavagni • Specialista in Allergologia • già Primario di Allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma • Responsabile dell’Allergologia del Centro Diagnostico Europeo - DRP di Parma • Comitato scientifico di FederAsma e Allergie Onlus > giovannicavagni.it
> federasmaeallergie.org di Luisa Castellini Quali sono le allergie tipicamente estive? A quelle scatenate dalle piante che possono liberare i loro pollini fino a settembre come le graminacee, si aggiungono le punture di insetti pericolosi come gli imenotteri. Causano molte reazioni allergiche, nei soggetti sensibili, anche i frutti di mare, che d’estate si consumano maggiormente, la frutta di stagione e alcuni tipi a guscio. Non ultimi gli acari e le muffe, tipici degli ambienti chiusi a lungo come le case estive. In cosa consiste una reazione anafilattica da puntura di imenottero? Nel soggetto allergico provoca una reazione locale maggiore, con un’eritema di oltre 10 cm, e può condurre a una reazione sistemica con formicolio alle estremità, orticaria e angioedema del corpo e del volto. La reazione anafilattica, se non si interviene tempestivamente, può evolvere con dispnea, asma e broncospasmo e condurre all’edema della glottide: un’ostruzione acutissima dei bronchi che può causare soffocamento. Lo shock anafilattico comporta inoltre una permeabilità dei vasi e una perdita repentina di pressione. Come si interviene in questi casi? Nell’adulto e nel bambino, che inizia ad avere una reazione anafilattica che colpisce due organi (orticaria e tosse), è essenziale intervenire immediatamente con la penna di adrenalina autoiniettabile per via intramuscolare che il soggetto allergico o chi se ne prende cura deve avere sempre con sé. Si tratta di un farmaco salvavita fornito gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale. Con l’adrenalina si arresta il broncospasmo e la perdita di pressione. Come si arriva alla diagnosi e quindi alla terapia specifica? Con una visita dal medico specialista in Allergologia che indica i necessari test cutanei o gli esami del sangue alla ricerca delle IgE specifiche. Se si arriva in Pronto Soccorso dopo una reazione anafilattica è importante riconoscere il tipo di imenottero per impostare correttamente la successiva immunoterapia specifica che, nel caso degli imenotteri, è particolarmente efficace. La più utilizzata è la Rush Immunotherapy che si esegue in ambulatori altamente specializzati in 2-3 giorni e quindi si prosegue mensilmente da 3 a 5 anni o si continua in base ai valori delle IgE specifiche del soggetto in confronto dello specifico insetto. Pollini e acari non vanno in vacanza, quali sono i consigli per l’estate? È utile consultare il calendario pollinico e verificare la situazione nella nostra meta: molte fioriture proseguono fino a settembre e in collina o in bassa montagna d’estate si miete il fieno per cui il rischio è di avere i tipici sintomi primaverili. Per quanto riguarda gli acari e le muffe, è bene pulire con attenzione le stanze delle case delle vacanze chiuse da mesi e portare con sé, soprattutto per i bambini, i coprimaterassi e i copricuscini appositi che impediscono il passaggio dei prodotti della defecazione dell’acaro che scatenano la reazione allergica. La notte è un momento delicato perché gli allergeni vengono inalati attraverso il naso e la bocca per molte ore. Gamberetti e frutti di mare sono spesso protagonisti della tavola estiva: quando bisogna stare attenti? Chi è allergico agli acari può essere sensibile anche a una proteina presente negli artropodi. A breve distanza dall’ingestione si avverte una sensazione di prurito alla bocca e in gola, un gonfiore alle labbra: può manifestarsi un’orticaria o una difficoltà a deglutire. Anche in questo caso il trattamento con adrenalina deve essere immediato per scongiurare esiti fatali. Spesso chi è allergico ai pollini è sensibile anche ad alcuni tipi di frutta, perché? Le cross-reaction sono molto frequenti negli allergici. Non tutti ma molti soggetti sensibili ai pollini possono avere reazioni in presenza di pan-allergeni, proteine di difesa nei confronti dell’ambiente comuni a più specie di frutta. Ad esempio i soggetti allergici a betulla e graminacee spesso sono sensibili anche a melone, pesche, ciliegie, ecc. Anche in questo caso è importante una diagnosi precisa perché alcuni allergeni sono termo e gastroresistenti e quindi possono dare anche reazioni sistemiche.
NON SONO TUTTE UGUALI
In caso di puntura di insetto è importante riconoscere di quale si tratta per agevolare la diagnosi e la cura con un’immunoterapia specifica. • APE. Ha un pungiglione seghettato che resta nella pelle per cui punge una sola volta e muore. • VESPA. Ha un pungiglione liscio e quindi può pungere più volte. • CALABRONE. Si riconosce per le dimensioni, decisamente maggiori.
IN VALIGIA
Nel bagaglio dell’allergico non devono mai mancare i farmaci di emergenza per l’asma, gli antistaminici, i broncodilatatori e il kit di adrenalina autoiniettabile. Se la destinazione è all’estero meglio preparare anche un piano terapeutico nella lingua locale e le indicazioni principali in caso di emergenza. Per i viaggi in areo è necessario compilare un apposito documento per imbarcare l’adrenalina.
ALLERGIE: ATTENZIONE A QUESTE SEI IMENOTTERI. D’estate non è raro trovare nidi di api, vespe o calabroni sugli alberi o tra le persiane delle case delle vacanze chiuse da mesi o vederli volare ai bordi delle piscine. 9 persone su 10 sono punte da un imenottero almeno una volta nella vita: il 5-10% sviluppa una reazione anafilattica. FRUTTI DI MARE. Crostacei, gamberi, scampi e molluschi sono tra i piatti prediletti dell’estate ma possono scatenare reazioni allergiche soprattutto durante l’adolescenza. PESCHE, ALBICOCCHE E SUSINE. Meglio sbucciare la frutta di stagione, in particolare con l’osso: chi è allergico ai pollini può avere delle cross-reaction. ACARI. Divani e letti sono il loro regno. Rinfrescare gli ambienti, pulire bene e impiegare copricuscini e coprimaterassi è una buona regola ALTERNARIA. È un fungo che comprende specie che causano un tipo di muffa, molto diffusa in Italia, che cresce su frutta e verdura in decomposizione e in ambienti particolarmente umidi, caratterizzati da una temperatura che varia tra i 18-32° e un tasso di umidità superiore al 65%, rilasciando le sue spore soprattutto su carta da parati, tappeti e terriccio. È una delle principali cause di reazioni allergiche. L’insorgenza degli attacchi avviene soprattutto tra metà luglio e settembre, periodo nel quale si ha la massima concentrazione di spore nell’aria, ma in generale il rischio sussiste a temperature superiori ai 18 °C. AMBROSIA & co. Fiorisce d’estate vicino a strade e ferrovie e provoca sintomi simili a quelli causati dalle graminacee come rinite, congiuntivite e asma. Occhio anche alle mietiture dei fieni in campagna e in bassa montagna. Foto © Depositphotos.com