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Proteggi il tuo cervello


Malattie cardiovascolari e decadimento cognitivo: quanto possiamo fare per evitarli?

Intervista a Gianluigi Mancardi

• Presidente della Società Italiana di Neurologia

di Luisa Castellini

Complice la Brain Awareness Week, la Settimana Mondiale del Cervello, un appuntamento che mira a diffondere a livello globale la consapevolezza dei progressi e dei benefici della ricerca scientifica in neurologia, gli specialisti italiani hanno deciso di promuovere una nuova campagna informativa. L’obiettivo? Far capire una volta per tutte agli italiani quante e quali patologie siano curate dal neurologo ma, soprattutto, l’importanza di rimboccarsi le maniche e mettere in campo una prevenzione attenta e consapevole per proteggere il nostro bene più prezioso, il cervello, dall’(in)evitabile decadimento cognitivo che oggi, con l’aumentare dell’aspettativa di vita, è diventato una sfida importante per il singolo e per la sostenibilità del sistema sanitario. «Basti pensare che il 7% della popolazione over 65 presenta un decadimento cognitivo: solo in Italia si tratta di oltre un milione di persone» come spiega Gianluigi Mancardi, Presidente della Società Italiana di Neurologia che sottolinea anche l’importanza, oltre che della prevenzione, di diagnosi e trattamenti precoci.

Perché i neurologi italiani hanno deciso di scendere in campo con una campagna video?

Essere informati e consapevoli delle malattie che si possono affrontare insieme allo specialista in neurologia può fare la differenza. La nostra campagna vuole informare i cittadini sulle malattie più frequenti che colpiscono il sistema nervoso e su quanto sia essenziale la prevenzione ogni giorno. Ma anche sull’importanza di ricevere una diagnosi precoce perché oggi, per molte condizioni, iniziare tempestivamente una cura può davvero fare la differenza. Questo vale per diversi disturbi neurologici, neuromuscolari, vascolari e del sonno per i quali sono oggi disponibili, grazie alla ricerca, molte nuove cure.

Grande attenzione è rivolta alle malattie cerebrovascolari…

La prevenzione è cruciale per le persone che soffrono di ipertensione, diabete o fibrillazione atriale, un disturbo molto frequente e spesso trascurato o curato malamente. Se non gestita correttamente con una terapia a base di anticoagulanti il rischio che partano emboli è altissimo. Non è un caso che nei paesi industrializzati, dove l’informazione e l’educazione alla salute della popolazione è più elevata, l’ictus e le malattie da trombosi siano in calo.

Come prevenire i disturbi cognitivi?

Bisogna lavorare sul concetto di riserva cognitiva, che implica una visione più ampia e a lungo termine della prevenzione puntando sulle nuove generazioni. Investire a livello programmatico nella riserva cognitiva significa puntare sulla scolarizzazione - ancora oggi in Italia abbiamo una percentuale molto bassa di laureati - fare cultura, promuovere le attività intellettuali. Questo tipo di progettualità è possibile solo con un interesse vivo delle istituzioni e ripaga nell’età adulta perché contribuisce fortemente ad evitare il decadimento cognitivo. Un altro grande strumento a disposizione del singolo è lo stile di vita. Diversi studi hanno ormai dimostrato ampiamente come una buona dieta ricca di antiossidanti, una regolare attività fisica e un buon sonno contribuiscano allo stato di salute. Per quanto riguarda il decadimento mentale, possiamo incidere sul 20-30% dei fattori di rischio con il nostro comportamento. Si tratta di una percentuale

significativa per la persona e, in particolare, in termini di popolazione generale.

Quali sono le nuove terapie in neurologia?

Sono moltissime, dagli anticorpi monoclonali per la sclerosi multipla e per l’emicrania cronica fino alle terapie geniche per le malattie neuromuscolari. Pensiamo poi a come è cambiata, in meglio, la prognosi per le persone colpite da ictus negli ultimi anni con la terapia trombolitica e la trombectomia e lo sviluppo a livello delle diverse Regioni Italiane della rete dello Stroke. Nell’ictus, come in molte malattie neurologiche - un esempio su tutti: la sclerosi multipla - iniziare la giusta terapia prima possibile è davvero essenziale per la sua efficacia.

 

La settimana mondiale del cervello

Porte aperte nei reparti e nei laboratori di tanti ospedali italiani per i cittadini con visite guidate a cura di medici specialisti per scoprire gli orizzonti della ricerca in neurologia. In occasione della settimana del cervello, appuntamento internazionale promosso nel nostro paese dalla Società Italiana di Neurologia, la scienza approda anche nelle scuole con seminari e lezioni, nei licei e nelle università.

Per scoprire tutte le iniziative dall’11 al 17 marzo

 

Foto © Depositphotos.com

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