È qui che si gioca la prima partita della prevenzione e la gestione quotidiana della malattia: informazione e accessibilità alle cure Il 14 novembre 2018 in tutta Italia si celebra il World diabetes day, la più grande campagna mondiale di informazione e sensibilizzazione sul diabete. Il tema di quest’anno è la famiglia, il primo e più importante educatore di un corretto stile di vita per la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, del diabete di tipo 2 e delle complicanze del diabete di tipo 1. Due gli obiettivi: far crescere la consapevolezza dell’impatto che questa malattia invalidante ha sul nucleo familiare e mettere in primo piano il suo ruolo essenziale nella gestione, cura, prevenzione ed educazione. Tutte le famiglie possono essere delle potenziali “vittime”: per tale motivo, la conoscenza dei sintomi e dei fattori di rischio è indispensabile per favorire l’individuazione precoce della patologia e predisporre gli interventi di cura necessari. Alla corretta informazione si affianca quest’anno anche il problema dei costi. Questione molto critica che chiama in causa chi è deputato a prendere decisioni in materia di politica sanitaria. In molti Paesi il costo dell’insulina e il monitoraggio quotidiano della glicemia assorbono metà del reddito medio di una famiglia e un accesso regolare ai farmaci e alle terapie essenziali è fuori portata per molti. Abbattere questa “barriera” è la condizione indispensabile per evitare costi e impatti crescenti sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie. Sono oltre tre milioni e mezzo gli italiani che soffrono di diabete. Altrettanti o quasi, tre milioni, non sanno di avere il diabete di tipo 2 e 1 milione quello di tipo 1. Non ultimi i 2,5 milioni di persone che faticano a mantenere la glicemia nella norma, condizione che, nella gran parte dei casi, prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2. Su scala globale il diabete conta 415 milioni di adulti, destinati a diventare 640 entro il 2040. Sono questi i numeri sconcertanti di una malattia che, secondo le stime dell’International Diabetes Federation, entro il 2030, è deputata a diventare la settima causa di decesso al mondo. Da qui l’importanza della prima prevenzione, quella tra le mura di casa, tema della Giornata mondiale 2018.
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