Piccola, funzionale, con tutto il necessario a portata di mano: così la casa aiuta l’autonomia e l’autosufficienza
Sfatiamo il primo mito. La casa per gli anziani che vogliono invecchiare in sicurezza non è grande». A spiegarlo è Benedetta Spadolini, già preside della Facoltà di Architettura a Genova ed esperta di progettazione e design per l’utenza debole e la sanità, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci come il design può sostenere l’autonomia e ad affrontare tutte quelle microdisabilità che sopraggiungono con gli anni.
Perché è importante avere case piccole?
Il concetto è semplice ma difficile da accettare: abitare in meno metri quadrati aiuta la libertà e l’autosufficienza. È più semplice tenere in ordine, muoversi in sicurezza di giorno e di notte. Una casa più piccola significa meno corridoi, angoli, anfratti e, in generale, pericoli. L’ideale è vivere in un paese o in un quartiere con tutti i servizi e vicino ai figli: porta a porta o nello stesso palazzo. All’estero è frequente dividere la casa padronale coi figli: una tendenza che sta prendendo piede anche in Italia.
Quali sono le esigenze specifiche degli anziani?
L’anziano non è un disabile, è bene ricordarlo, ma ciascuno di noi. Con cure e comportamenti adeguati, la qualità di vita dei settantenni di oggi è ben diversa rispetto a quella di trent’anni fa benché, ovviamente, una lenta perdita delle capacità motorie e cognitive sia inevitabile. Se osserviamo un anziano in poltrona è circondato da tutto quello che può servirgli. Il bracciolo, il carrello o il tavolino col telecomando, un piccolo libro, un panchetto dove allungare le gambe. Questo stesso concetto si applica in casa: il senior crea uno schema mentale e pratico con cui si semplifica la vita il più possibile. Spesso vediamo piccoli strumenti, spaghi, cordicelle, panchetti, sistemati in punti strategici: è una forma di design autonomo. Si tratta di accorgimenti protesici: questo stesso concetto possiamo applicarlo sistematicamente alla casa con soluzioni, spesso a parità di costo, che agevolano la vita e fanno la differenza con l’età. Tutto deve essere però all’insegna della bellezza perché quello che evoca la vecchiaia o la disabilità è scartato il più possibile dall’anziano.
Uno degli ambienti più a rischio è la cucina: come possiamo migliorarla?
Bisognerebbe rinunciare alla fiamma a favore dell’induzione per ridurre il rischio di scottature e ustioni, di incendi e fughe di gas. Il forno (meglio con sportello retrattile) non dovrebbe essere sotto i fuochi per evitare, abbassandosi, il rischio di giramenti di testa. Lo stesso vale per la lavatrice - si possono scegliere i modelli che si caricano dall’alto - e le cose più necessarie. Meglio optare per dei carrelli e rinunciare alle vecchie credenze e ai pensili troppo alti che richiedono di salire su scale o sedie. Anche posizionare i fornelli vicino al lavadino, a 20-30 cm e non a 1-2 metri di distanza, aiuta a prevenire molti incidenti domestici. Per i rubinetti, infine, esistono miscelatori e led che illuminano l’acqua quando è troppo calda per evitare scottature.
Quali caratteristiche dovrebbe avere il bagno?
Con gli anni si tende a non usare più la vasca per il timore, fondato, di scivolare scavalcando. Oltre alla vasca sono molto rischiose le piastrelle lucide e lisce e il marmo. Oggi ne esistono in commercio di bellissime, a parità di prezzo, opache e antiscivolo. L’ideale sarebbe sceglierle in fase di costruzione o ristrutturazione insieme ai miscelatori per i rubinetti. La vasca dovrebbe sparire a favore di un ampio box doccia con sedile ribaltabile e doppio getto d’acqua, fisso e mobile. Aggiungere dei maniglioni, che possono essere impiegati anche come portasciugamani, una mensola o un torello - un bordo sopra le piastrelle a circa 120 cm dal suolo - può rivelarsi utile in caso di incertezza. Il water dovrebbe essere un po’ più alto, con interruzione della seduta, dotato di doccetta ed essere posizionato vicino al lavandino. Questo, a sua volta, dovrebbe essere abbastanza profondo da permettere di lavarsi senza bagnare troppo per terra col rischio di scivolare. Non ultime le porte. No all’apertura verso l’interno, perché in caso di caduta il corpo ostruisce l’entrata ostacolando i soccorsi. Questi accorgimenti aiutano l’autonomia e quindi l’igiene personale aumentando la funzionalità e la sicurezza del bagno senza intaccarne l’estetica.
PICCOLA
Una casa di dimensioni contenute è più sicura e facile da tenere pulita e in ordine e aiuta a mantenere l’autosufficienza.
TECNOLOGIA
Se uno strumento è difficile da usare, sarà scartato. Accade per elettrodomestici, telecomandi, cellulari: meglio rinunciare a qualche funzione a favore di una maggiore accessibilità.
CADUTE
Gli anziani dormono meno e spesso si alzano di notte. Il percorso letto-bagno-cucina è il più pericoloso: per diminuire il rischio di cadute basta installare una luce a led con un sensore automatico di movimento. In bagno e in cucina bastano luci calde e basse, per non abbagliare.
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